I trend più bizzarri della MFW Uomo
La creatività dei designer si fa sempre più spazio tra una sfilata e l’altra. Le regole da seguire sono poche: via libera alla creatività.
Ritroviamo questa dinamica anche nella moda uomo che è stata protagonista di quest’ultima settimana di gennaio (dal 12 al 16) sulla scena milanese presentando la fall/winter 2024.
Vorrei però partire concentrandomi sulla presentazione di un brand che si sta facendo spazio tra i soliti noti; sto parlando di “Lessico familiare”.
Alcune delle loro collezioni sono già state presentate al grande pubblico, ricordiamo ad esempio giugno dell’anno scorso al cinema Beltrade di Milano, il palco era tutto per “Paltò: linee guida per un nuovo vocabolario erotico”. Durante la fashion week uomo 2024, ospitati nel quartier generale di Sunnei, hanno messo in scena “Literally me”, una cena/sfilata accompagnata da musica dal vivo in cui gli ospiti indossavano gli abiti del brand impersonificando personaggi noti della storia, dello spettacolo o del panorama artistico.
E che sia da JordanLuca o che sia da Prada le cuffie spopolano, più punk per il duo anglo-milanese alternate da creste esagerate, ugly-chic invece sono quelle della Signora e del suo fidato Raf Simons abbinate a look rigorosi.
Due estetiche totalmente differenti ma che guardano sempre a una moda contemporanea.
Non mancano anche questa stagione le gonne, proposte questa volta da Silvia Venturini Fendi.
Troviamo gonne vere e proprie intervallate da bermuda talmente ampi e con il cavallo così basso da sembrare al primo sguardo anch’essi delle gonne.
Ed è il turno di JW Anderson. La sua nuova collezione è interamente ispirata al film di Stanley Kubrick "Eyes Wide Shut" che, a detta di JW Anderson, è il suo film di Natale preferito.
Jonathan Anderson ci porta sempre nella sua vita privata infatti, anche per questo, non sempre tutti i rimandi che troviamo nelle sue creazioni sono del tutto comprensibili. Ciò nonostante non mancano, sviluppati con stile eclettico e giocoso, riferimenti cinematografici più chiari, come il satin imbottito in rifinitura a giacche e pantaloni che riprendono il drappeggio delle tende; trench e fantasie di alcuni abiti ripresi direttamente dalle figure presenti neiquadri della moglie del regista stesso.
La nota più interessante e quella che salta all’occhio in modo più immediato è senza dubbio la grande presenza di collant neri.
Alcune location sono state insaspettate tanto quanto alcuni abiti: il palcoscenico della sfilata MSGM è stato la stazione della metropolitana di Porta Venezia.
Adesso l’attenzione è tutta sulla settimana della moda parigina e non ci resta che aspettare la MFW Donna di febbraio...