Di chi sono gli armadi pieni?
Nel visitare un museo sovente ci capita di rimanere stupiti davanti alla bellezza delle opere. Personalmente, questo senso di meraviglia si amplifica quando visito luoghi che sono abitati o lo sono stati in passato. È un po’ come passeggiare di notte per le vie della città e guardare le finestre illuminate, immaginarsi le vite degli altri.
Se, in una delle vostre domeniche milanesi, vi dovesse capitare di visitare Villa Necchi Campiglio vi assicuro che non ne rimarrete delusi. Non mi addentrerò negli aspetti architettonici di questa dimora da sogno progettata da Piero Portaluppi nei primi anni ‘30 e donata al FAI nel 1995, posso soltanto dirvi che Gigina e Nedda Necchi avevano un gusto impeccabile.
Di una persona capisci tanto dal modo in cui mangia, da quello che ha sulle mensole della salle de bain, da come piega i vestiti nell’armadio.
Per Madame Nedda Campiglio
Meraviglia è quella che ho provato davanti all’armadio di Nedda, la sorella più grande: pellicce (sicuramente non faux fur), tailleur Chanel, abiti in seta, borse di coccodrillo, catene dorate da indossare in vita. Uno dei pezzi più belli è un foulard personalizzato “Per Madame Nedda Campiglio”. Indovinate da chi? Christian Dior. Noccioline.
Il foulard rimane sempre uno degli accessori più belli che una donna possa avere. Nella collezione attuale di Dior ce ne sono di bellissimi, quello con motivi astrologici è uno dei miei preferiti.
Gucci Gang
I bagni sono un mondo a parte nell’ecosistema di una casa. Il bagno è il luogo in cui ha inizio la trasformazione del Sé domestico in Sé metropolitano: trucco, parrucco, abluzioni varie.
I bagni di Villa Necchi sono in tutto e per tutto monolocali abitabili, potrei considerarla una valida opzione per un trasloco futuro. Il materasso entra di sicuro nella sontuosa vasca da bagno.
Anche qui sono conservati intatti effetti personali delle sorelle Necchi tra cui un beauty da viaggio di Gucci in coccodrillo con l’interno rosso trapuntato e una serie di pettini e spazzole.
La prossima volta che vado in aeroporto proverò a sostituire ai controlli le mie bustine di plastica con un beauty simile, vediamo se hanno ancora il coraggio di rompere le scatole.
Timothée Chalamet
Luca Guadagnino ha scelto la villa come location per il suo film “Io sono l’amore”.
Timothée Chalamet non fa parte del cast ma il film guardatelo lo stesso. Tilda Swinton indossa un vestito rosso disegnato da Jil Sander che è un capolavoro (non è quello che vedete in copertina).
A San Valentino regalate una tessera FAI, non c’è regalo più romantico di questo.