SHOP THE STORY: Il Tempio del Vintage di Alessia a Milano

In una delle zone più vivaci di Milano, a pochi passi dalla fermata Porta Venezia, si trova SHOP THE STORY, il regno del vintage curato con amore e dedizione da Alessia
Ma chiamarlo "negozio" è riduttivo: è un vero e proprio archivio di pezzi iconici. Qui si trovano capi e accessori di Prada, Miu Miu, Hermès by Martin Margiela, Comme des Garçons, Maison Margiela, Jean Paul Gaultier, Yohji Yamamoto e altri designer che hanno scritto la storia della moda. Dimenticate il fast fashion: questo è il regno della qualità e dell’unicita.
Ho avuto il piacere di parlare con Alessia, che mi ha raccontato il suo percorso e mi ha fatto perdere (letteralmente) tra le meraviglie del suo spazio. Se siete a Milano, non potete non farci un salto. Ma prima, leggete l’intervista!
Come ti presenteresti a chi non ti conosce ancora?
Sono una collezionista non sentimentale.
Da quanto lavori con il vintage e cosa facevi prima?

Ho sempre lavorato come editor per la narrativa, prima in casa editrice, poi come freelance. Ho portato avanti entrambe le attività fino all'anno scorso, ma alla fine ho scelto di dedicarmi completamente a SHOP THE STORY. Gli abiti sono sempre stati parte della mia vita: mia madre negli anni '80 collezionava Yohji Yamamoto e Comme des Garçons, quindi per me erano capi di tutti i giorni.
Sin da piccola amavo regalare o scambiare vestiti che non usavo più, e organizzavo piccoli mercatini in casa per gioco. Poi, quasi per caso, si è liberato uno spazio di 13 metri quadri nel mio palazzo, e la mia vicina me l'ha proposto a un prezzo simbolico. Ho accettato senza pensarci troppo, con l'incoscienza tipica dell'Ariete che sono. Dopo la pandemia, il negozio fisico è diventato un vero punto di riferimento, con mia grande sorpresa.
Cosa ti piace del vintage?
Tratto soprattutto brand nati tra gli anni '90 e il 2010, con qualche eccezione come Gaultier. Non mi interessa il vintage più datato: cerco pezzi che, una volta indossati, siano attuali e non diano l'impressione di uscire da un museo.
Come avviene la tua ricerca?

Ho costruito negli anni una rete di seller fidati che preferiscono vendere a me, sapendo che i loro capi andranno a veri appassionati. Acquisto senza svalutare i pezzi e investo molto in sartoria, lavanderia e calzolaio per garantire che ogni articolo sia in condizioni impeccabili. Oltre alla mia rete, compro online, alle aste, ovunque trovi qualcosa che rispecchi la mia visione. Se mi offrono capi di designer che non tratto, non ho problemi a consigliare i miei 'concorrenti': credo nella collaborazione, c'è spazio per tutti.
Come vedi il futuro del vintage rispetto alla sostenibilità e al fast fashion?
Il vintage è in crescita. Ho clienti di ogni età e fascia economica: chi potrebbe permettersi il nuovo preferisce comunque il vintage, per la qualità superiore e l'unicità. In Italia siamo ancora un po' indietro, ma sto vedendo sempre più persone abbandonare il fast fashion per cercare pezzi speciali. Credo che questa tendenza continuerà a crescere, con ognuno che troverà la sua nicchia.
L’ultima cosa di cui ti sei innamorata e che hai comprato?

I completi giacca-pantalone o giacca-gonna. Amo ricongiungere pezzi separati, come una love story con lieto fine. E poi le 'sciura shoes' di Prada: una vera ossessione che ho contagiato anche alle mie clienti!
Se dovessi scegliere un solo designer da indossare ogni giorno?
Margiela, ovviamente! E Comme des Garçons.
Come sono cambiati il lavoro e il rapporto con i social?
Il negozio esiste da tre anni e il mio approccio ai social è selvaggio: pubblico in modo spontaneo e senza filtri. Non fotografo mai i clienti famosi per rispetto della loro privacy. Il passaparola è stato fondamentale per crescere, e il sito è essenziale per la clientela estera. Ogni capo viene fotografato da una professionista e curato nei minimi dettagli.
Che caratteristiche apprezzi di più nelle persone, lavorando a stretto contatto con il pubblico?
Intelligenza, ironia e gentilezza.
Che rapporto hai con la zona di Porta Venezia?

Cercavo uno spazio più grande rispetto a quello che avevo alle 5 Vie, e volevo proprio venire qui. Porta Venezia è un mix perfetto di show-room, residenti, giovani e meno giovani. Mi sento nel posto giusto.
Un libro che consiglieresti legato alla moda?
'Gods and Kings' di Dana Thomas, che ho divorato come un romanzo. E 'Grace: A Memoir' di Grace Coddington, perfetto per le vacanze natalizie.
Una rivista che acquisti sempre?
Sono abbonata a 'Konfekt Magazine'. Amo viaggiare, e scelgo i miei vestiti pensando a ogni singolo viaggio.
Così abbiamo scoperto la storia di Alessia e del suo SHOP THE STORY: un luogo dove il vintage diventa magia, e ogni capo racconta una storia. Se siete amanti della moda e del design, sapete già quale sarà la vostra prossima destinazione a Milano.